Wild West dal Grand Canyon alla Monument Valley

ITA

Parto dal South Rim del Grand Canyon al sorgere del sole. L’aria è fresca, quasi pungente, e il cielo si colora di sfumature che sembrano incendiare le pareti rocciose. Mentre mi allontano lungo la Desert View Drive, il panorama mi regala un’ultima visione del canyon, con il Desert View Watchtower che si erge come un antico guardiano. Qui, è d’obbligo una breve sosta per ammirare l’intreccio di colori e ombre che il sole mattutino dipinge nella gola.

Imbocco la U.S. Route 89 verso nord. La strada si allunga davanti a me, solitaria, attraversando un territorio che sembra appartenere più al passato che al presente. Il deserto respira intorno, una distesa infinita di sabbia e rocce interrotta solo da cespugli di salvia e arbusti tenaci. Ogni curva rivela un paesaggio diverso, sempre più desolato e ipnotico.

Proseguendo verso est sulla U.S. Route 98, entro nel cuore della Navajo Nation. Qui, la terra racconta le sue storie senza bisogno di parole: le rocce rosse, le montagne isolate, i cieli infiniti parlano di resistenza e spiritualità. Passo accanto a piccole comunità Navajo, con case sparse e mercati occasionali lungo la strada. Man mano che mi avvicino alla Monument Valley, le sagome delle sue iconiche butte emergono all’orizzonte, come cattedrali scolpite dal vento. La Monument Valley Tribal Park Road mi conduce nel cuore di questo paesaggio che sembra uscito da un sogno o da un vecchio film western. Le torri di arenaria si stagliano contro il cielo, arancioni e rosse, illuminate dai raggi del sole pomeridiano. Qui, la strada diventa secondaria: il paesaggio stesso domina. Guardo le ombre lunghe allungarsi sulla sabbia, e e ti senti parte di un quadro vivente.

ENG

I leave the South Rim of the Grand Canyon at sunrise. The air is crisp, almost biting, and the sky is painted with hues that set the rocky walls ablaze. As I drive along Desert View Drive, the landscape offers me one last glimpse of the canyon, with the Desert View Watchtower standing like an ancient sentinel. Here, a brief stop is a must to admire the interplay of colors and shadows that the morning sun casts into the gorge.

I take U.S. Route 89 heading north. The road stretches ahead of me, solitary, cutting through a land that feels more of the past than the present. The desert breathes around me, an endless expanse of sand and rock interrupted only by sagebrush and resilient shrubs. Every curve unveils a different scene, increasingly desolate yet mesmerizing.

Continuing east on U.S. Route 98, I enter the heart of the Navajo Nation. Here, the land tells its stories without words: the red rocks, isolated mountains, and infinite skies speak of resilience and spirituality. I pass by small Navajo communities, with scattered homes and occasional roadside markets. As I approach Monument Valley, the silhouettes of its iconic buttes emerge on the horizon, like cathedrals sculpted by the wind. The Monument Valley Tribal Park Road leads me into the heart of this landscape, which feels like a dream or a scene from an old western film. The sandstone towers rise against the sky, orange and red, illuminated by the afternoon sun. Here, the road becomes secondary—the landscape itself takes center stage. I watch the long shadows stretch across the sand, and I feel like part of a living painting.

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